Categoria: Aforismi e dintorni

Giangiuseppe Pili

È professore associato presso la James Madison University, Intelligence Analysis Program. È Associate Fellow presso il Royal United Services Institute for Defense and Security Studies. È anche membro di ricerca esterno dell’Intelligence Lab – Calabria University.

Giangiuseppe Pili

Nel suo libro ‘Un mistero in bianco e nero. La filosofia degli scacchi’ del 2012 si legge: E’ una cosa curiosa, l’ubicazione dei circoli di scacchi, intendo. Pensate che in tutte le città ce n’è uno. Eppure quasi nessuno della città sa dove si trova.”

David Shenk

nato nel 1966, è uno scrittore, conferenziere e cantautore americano. Laureato alla Brown University. Collaboratore di numerose testate giornalistiche. E’ autore di alcuni saggi tra cui The Forgetting, l’opera di riferimento per il morbo di Alzheimer che ha ispirato il film vincitore del premio Emmy ‘The Forgetting’.

David Shenk

Nel suo libro ‘Il gioco immortale: una storia degli scacchi (2006)’ si legge:
“Gli scacchi! Un gioco coinvolgente quant’altri mai, magari anche faticoso ma assolutamente privo della facoltà di annoiare. La loro peculiare combinazione di complessità e semplicità ha un effetto ipnotico straordinario: i pezzi e le mosse sono così elementari che possono essere capiti subito anche da un bambino di cinque anni, ma le combinazioni sono così ampie che una persona sola non potrebbe mai giocare, o anche solo conoscere tutte le possibili partite che possono vedere la luce su una scacchiera. Gli altri giochi di società divertono, intrattengono, impegnano, distraggono. Gli scacchi ti conquistano.”

Richard Reti

(Pezinok 28/5/1889, Praga 6/6/1929)
cecoslovacco, è ritenuto uno dei migliori giocatori di scacchi nel primo periodo del secolo scorso. Colto, ottimo conversatore e diffusore della cultura scacchistica. Un suo studio di soli pedoni è molto famoso e fa parte integrante della teoria dei finali.
A Réti si deve l’introduzione ad alto livello dell’apertura (1. Cf3 d5 2. c4), che da lui prese il nome e con la quale riuscì a sconfiggere José Raúl Capablanca nel torneo di New York del 1924. Questa partita divenne famosa anche perché era la prima sconfitta dopo otto anni che il grande cubano subiva, ed anche la prima dopo essere diventato campione del mondo.

Richard Reti

Nel suo libro “Le nuove idee negli scacchi” del 1922 scrisse:
‘Il piacere di una combinazione di scacchi consiste nella sensazione che è la mente umana ad ispirare il gioco, a dominare dei pezzi inanimati e a dar loro il respiro della vita.’

Siegbert Tarrasch

(Breslavia 5/3/1862, Monaco di Baviera 17/2/1934)
Medico tedesco è stato anche uno dei più importanti giocatori di scacchi del suo tempo e contribuì molto allo sviluppo delle idee scacchistiche.
È stato uno dei primi giocatori al mondo a fregiarsi del titolo di Grande Maestro di scacchi. Il titolo di Grande maestro internazionale fu conferito formalmente la prima volta dallo zar Nicola II di Russia, che nel 1914 lo assegnò ai cinque giocatori (Lasker, Capablanca, Alechin, Tarrasch e Marshall) finalisti del grande Torneo di San Pietroburgo 1914.

Siegbert Tarrasch

Da lui viene questo bellissimo pensiero tratto da ‘La partita a scacchi’, del 1931:
‘Gli scacchi, come l’amore e la musica, hanno il potere di rendere gli uomini felici.’

Moncure Daniel Conway

(Falmouth, Virginia 17 marzo 1832 – Parigi 15 novembre 1907) è stato un ministro abolizionista americano e scrittore radicale. In tempi diversi è stato metodista, unitario e libero pensatore. Trascorse la maggior parte degli ultimi quattro decenni della sua vita all’estero, in Inghilterra e Francia, dove scrisse biografie di Edmund Randolph, Nathaniel Hawthorne e Thomas Paine e la sua autobiografia. Ha guidato i liberi pensatori nella South Place Chapel di Londra, ora Conway Hall.

Moncure Daniel Conway

‘Gli scacchi sono un avvenimento di scala mondiale. Ovunque sia scoperto un nuovo sentiero, si può star certi che c’era una ragione perché quel sentiero fosse battuto. E quando scopriamo che l’esploratore, nel suo cammino verso l’Artico, sosta per una giornata in Islanda assorto in una partita appassionante; e che il commerciante in Kamchatka o in Cina, non capendo una parola di ciò che viene addetto attorno a lui, riesce ad avere lunghe conversazioni serali sopra a una scacchiera in una lingua parlata da tutti, allora ecco che grazie alla loro universalità gli scacchi diventano autentici‘
dal suo libro “Atlantic Monthly” 1860

Howard Staunton

(Westmorland, aprile 1810 – Londra, 22 giugno 1874) è stato uno scacchista inglese. generalmente considerato il giocatore più forte del mondo dal 1843 al 1851 Fu anche giornalista e studioso di Shakespeare. Da lui prendono nome i pezzi Staunton tra i più usati nelle competizioni di scacchi,
Nel 1851, in occasione dell’Esposizione Universale di Londra, organizzò quello che nelle sue intenzioni doveva essere il Campionato del mondo di scacchi e che egli sperava di vincere. Fu però sconfitto dal tedesco Adolf Anderssen, che si aggiudicò il torneo.

Howard Staunton

A lui viene attribuita questa riflessione:
‘Il Gioco degli scacchi è il più avvincente e intellettuale passatempo che la saggezza degli antichi ha tramandato a noi.’

Piero Angela

(Torino, 22 dicembre 1928 – Roma, 13 agosto 2022) è stato un divulgatore scientifico, giornalista, scrittore, conduttore televisivo e saggista italiano, con una breve carriera professionistica iniziale come musicista jazzista e pianista.
Sempre attento e sensibile ai temi dell’ambiente e del rapporto tra l’uomo e tutto quello che lo circonda, in tutte le sue declinazioni: dall’astronomia agli ecosistemi, dalla storia alla fisica nucleare. Un esempio di informazione chiara, accurata, rigorosa e allo stesso tempo accessibile.

Piero Angela

Al festival di Repubblica delle Idee edizione 2018 a Bologna nel suo intervento sul tema “Che fine ha fatto il futuro?” riassume:
‘Il futuro è una gigantesca partita a scacchi in cui nessuno sa come sarà la scacchiera, ma solo che se giochi male perdi la partita. ‘

Garry Kasparov

Garri Kimovič Kasparov, nato a Baku il 13/4/1963. Grande maestro, fu campione del mondo dal 1985 al 1991 per l’URSS e fino al 2000 per la Russia. Da quando si è ritirato dagli scacchi, Kasparov ha dedicato il suo tempo alla scrittura e alla politica.
E’ considerato uno dei più grandi giocatori di scacchi di tutti tempi.
Nel 2014 ha ottenuto la cittadinanza croata.

Garry Kasparov

Dal suo libro ‘Gli scacchi, la vita’ del 2007 leggiamo:
‘Gli scacchi sono considerati un simbolo universale di intelligenza e complessità, raffinatezza e astuzia. Eppure l’immagine del tipico giocatore di scacchi continua a essere quella di un eccentrico che a volte rasenta la psicosi.’

Albert Einstein

(Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) Generalmente considerato il più importante fisico del XX secolo, è conosciuto al grande pubblico anche per la formula dell’equivalenza massa-energia, E = mc2 (ovvero l’energia a di un corpo a riposo è uguale alla sua massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce), nota come l’equazione più famosa al mondo e per molti suoi lavori che ebbero una forte influenza anche sulla filosofia della scienza.

Albert Einstein

Disse una volta “Gli scacchi ti tengono in catene, imprigionano mente e cervello limitando la libertà anche dei più forti.”
Citazione tratta dalla prefazione a J. Hannak ‘Emanuel Lasker: Biographie eines Schachweltmeisters; mit einem Geleitwort von Albert Einstein, Engelhardt, 1952’

Rudolf Spielmann

(Vienna 5/5/1883, Stoccolma 20/8/1942)
Austriaco, Grande Maestro di scacchi. Avvocato, non esercitò mai la professione, essendo sempre un professionista degli scacchi.
Fu uno degli ultimi giocatori legati alla scuola romantica degli scacchi; il suo stile di gioco era ricco di sacrifici, di spunti brillanti e di belle idee.
Fu soprannominato “l’artista dell’attacco” e “l’ultimo paladino del gambetto di re”.

Rudolf Spielmann

Un suo insegnamento sul gioco degli scacchi:
‘Bisogna giocare le aperture come un libro, il mediogioco come un mago, i finali come una macchina’